Uno sguardo alle iniziative e incentivi per la transizione ecologica in EU e in Repubblica Ceca
Sostenibilità ambientale e transizione ecologica sono temi cruciali che riguardano il futuro di tutti noi. La sostenibilità ambientale non è solo una moda o una tendenza, ma una necessità urgente. Viviamo in un mondo interconnesso, dove le azioni di un paese possono avere impatti globali.
Le iniziative europee per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile
L’UE e le Nazioni Unite sono attivamente coinvolte nella creazione di un mondo migliore e più sicuro per tutti. E’ dunque nell’interesse dell’UE ricoprire un ruolo di primo piano nell’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Per superare tali sfide, il Green Deal, iniziativa politica a livello europeo, mira a trasformare l’UE in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, rendendola carbon neutral. A tal fine è stato predisposto il regolamento sulla condivisione degli sforzi che stabilisce per ciascuno Stato dell’UE un obiettivo nazionale per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 di almeno il 55% rispetto al 1990. Il regolamento riconosce le diverse possibilità e capacità degli Stati membri di intervenire e pertanto gli obiettivi sono stati disposti differentemente tra gli Stati in base ai loro PIL pro capite in modo da garantire l’equità all’interno dell’Unione Europea.
Il regolamento, valido per il decennio 2021-2030, è stato pubblicato il 9 luglio 2021, ma nel 2023 ha subito alcune modifiche e, nel caso della Repubblica Ceca, si è passati da un obiettivo di riduzione del 14% delle emissioni a una riduzione del 26%.
Il regolamento inoltre definisce i limiti annuali di emissioni anno per anno dal 2021 al 2030. Tali quote riferite alla Repubblica Ceca sono le seguenti:
Gli stati dell’UE non sono però lasciati soli in questo percorso di transizione ecologica poiché la Commissione europea valuta e riporta annualmente in merito ai progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi. Se uno Stato membro non è sulla buona strada, gli viene suggerita un’inversione di rotta.
L’obiettivo del 2030 risulta in realtà essere parte di un progetto più ampio che ha come fine ultimo raggiungere la neutralità climatica, come primo continente, entro il 2050. Ciò implica raggiungere emissioni nette di gas a effetto serra pari a zero per i paesi dell’UE nel loro complesso, principalmente tagliando le emissioni, investendo in tecnologie verdi e proteggendo l’ambiente naturale. Tale obiettivo, essendo fissato dalla legge europea, ha validità giuridica vincolante. Pertanto istituzioni dell’UE e stati membri sono tenuti ad adottare le misure necessarie a livello UE e nazionale.
Tutti i settori sono coinvolti in questo processo di transizione ecologica, dal settore dell’aviazione, a quello marittimo, dal settore agricolo a quello edile e domestico, il quale contribuisce significativamente all’impronta ecologica complessiva dell’Unione Europea, esercitando una notevole pressione sull’ambiente e svolgendo un ruolo fondamentale nel cambiamento climatico.
Le attività quotidiane come l’accensione di climatizzatori, l’utilizzo di elettrodomestici e l’eliminazione dei rifiuti domestici generano emissioni di gas serra, consumano risorse naturali e contribuiscono a varie forme d’inquinamento. Gli sforzi per mitigare l’impatto ambientale del settore domestico spesso si concentrano sull’adozione di pratiche più sostenibili, sull’efficienza energetica e sull’uso di fonti di energia rinnovabile.
Pertanto, il Green deal prevede diverse misure e azioni volte a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurre le emissioni di CO2 legate alla costruzione e all’uso degli immobili. Alcune delle iniziative previste includono:
- Rinnovamento degli edifici esistenti. Promuovere la ristrutturazione energetica degli edifici esistenti per renderli più efficienti dal punto di vista energetico, attraverso l’installazione di isolamenti migliori, finestre ad alte prestazioni energetiche, sistemi di condizionamento più efficienti;
È stato inoltre esteso l’obbligo per gli stati membri di ristrutturare almeno il 3% della superficie totale degli edifici di proprietà della pubblica amministrazione dal governo centrale, a tutti i livelli della pubblica amministrazione.
Iniziative presenti in Repubblica Ceca: focus sui settori domestico e immobiliare
La Commissione Europea stanzia fondi per finanziare progetti inerenti alla transizione ecologica degli Stati Membri. In Repubblica Ceca, il Fondo Statale per l’Ambiente della Repubblica Ceca (SEF) è il fondo ufficiale per il finanziamento dei programmi rivolti allo sviluppo sostenibile e alla tutela delle generazioni future e funge da intermediario fra l’UE e lo Stato ceco.
Istituito nel 1992, rappresenta un pilastro fondamentale nel panorama delle istituzioni statali nel settore ambientale, giocando un ruolo significativo negli investimenti volti alla protezione e al miglioramento dell’ambiente.
Il SEF viene finanziato mediante varie fonti, inclusi i fondi dell’Unione Europea come il Fondo di Coesione, il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e il Fondo Next Generation EU, oltre al bilancio statale e alle tasse raccolte dagli inquinatori.
Questo fondo offre ampio supporto mediante una rete consolidata di consulenti e project manager altamente qualificati che garantiscono una valutazione equa delle domande e un rapido processo di erogazione dei sussidi approvati.
Il settore immobiliare della Repubblica Ceca è particolarmente influenzato dalle operazioni e dai finanziamenti forniti dal SEF, che evidenziano l’importanza degli investimenti sostenibili nel settore immobiliare. Questo settore nella Repubblica Ceca beneficia di tali meccanismi finanziari che facilitano gli investimenti in infrastrutture sostenibili e pratiche di bioedilizia.
Il coinvolgimento dell’industria immobiliare ceca negli obiettivi del SEF è funzionale al raggiungimento degli obiettivi ambientali del Paese, dato il legame tra settore immobiliare e sviluppo sostenibile.
L’articolo prosegue analizzando alcuni dei principali fondi europei introdotti in Repubblica Ceca a sostegno di progetti improntati sullo sviluppo sostenibile del Paese.
Modernization Fund
La Commissione europea ha istituito il “Modernization Fund” ai sensi della Direttiva 2003/87/CE per il periodo 2021-2030, con l’obiettivo di sostenere investimenti coerenti con gli obiettivi di neutralità climatica dell’UE e dell’Accordo di Parigi. Questo fondo fornisce agli Stati membri dell’Unione europea investimenti significativi volti a far progredire le tecnologie a basse emissioni di carbonio, a riqualificare i sistemi energetici e a migliorare l’efficienza energetica.
Gli Stati membri beneficiari hanno la flessibilità di utilizzare il fondo per finanziare investimenti nelle regioni di confine dell’Unione, in particolare quando tali investimenti sono pertinenti alla transizione energetica degli Stati membri beneficiari.
Una parte consistente delle risorse del fondo di modernizzazione (quasi l’80%) deve essere indirizzata verso le aree prioritarie delineate nell’art. 10 quinquies, par. 2, della direttiva Emission Trading System (ETS). Questi investimenti, definiti “prioritari”, comprendono iniziative come la generazione e l’utilizzo di elettricità da fonti rinnovabili, iniziative relative all’aumento del riscaldamento e del raffreddamento da fonti rinnovabili e la riduzione del consumo energetico complessivo attraverso una maggiore efficienza energetica in settori come l’industria, i trasporti, gli edifici, l’agricoltura e i rifiuti. Inoltre, il sostegno alle famiglie a basso reddito, in particolare nelle aree rurali e remote, è un altro degli obiettivi fondamentali del fondo, necessario per affrontare la povertà energetica e modernizzare i sistemi di riscaldamento.
Gli investimenti che non rientrano in queste aree prioritarie sono classificati come “non prioritari” e il fondo può coprire fino al 70% dei costi relativi, a condizione che i costi rimanenti siano finanziati da fonti private.
La fonte principale di finanziamento del Fondo di modernizzazione deriva dalla monetizzazione del 2% delle quote di emissione complessive del sistema ETS dell’UE per il periodo 2021-2030. Il fondo è specificamente orientato ad affrontare le priorità chiave, tra cui la promozione della generazione e dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, il miglioramento dell’efficienza energetica e il sostegno alle strutture per lo stoccaggio e la distribuzione dell’energia.
Ai prezzi attuali delle quote di emissione, la Repubblica Ceca ha accesso a un minimo di 300 miliardi di corone, pari al 15,6% delle risorse totali del Fondo.
Gli esborsi iniziali del fondo di modernizzazione risalgono al 2021 e la Repubblica Ceca potrà attingere a questi fondi fino al 2030. Il SEF funge da intermediario per questo meccanismo finanziario.
New Green Savings Program
Tra i vari programmi gestiti dal SEF, ve n’è uno particolarmente innovativo volto a promuovere il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale nelle abitazioni, noto come “New Green Savings Program”. Quest’ultimo, avente come focus le case unifamiliari e i condomini, si è dimostrato uno dei programmi più efficaci del Paese.
Con tale programma sono stati finanziati 77.000 beneficiari mediante un supporto economico di 11 miliardi di corone ceche, destinate a incrementare l’efficienza energetica delle abitazioni.
L’obiettivo primario include:
- La riduzione del consumo di energia negli appartamenti e nei condomini;
- La costruzione o l’acquisto di appartamenti ad alta efficienza energetica, dotati di sistemi di riscaldamento a basso impatto ecologico e fonti di energia rinnovabili;
- Misure di adattamento che rispondono ai cambiamenti climatici in atto.
Grazie alla vendita di unità EUA (European Union Allowance) e EUAA (European Union Aviation Allowance), il governo ceco ha potuto finanziare tale programma. Dal 2021 in avanti, invece, i finanziamenti sono stati recuperati dal Piano nazionale di ripresa.
Il fine ultimo del New Green Savings Program è di ottenere un risparmio energetico, migliorando l’attuale situazione ambientale, mediante una riduzione della produzione di emissioni inquinanti e gas serra (in particolare CO2). Inoltre, tale programma ha anche l’obiettivo di migliorare il benessere sociale dei cittadini, grazie a un incremento della qualità dei loro alloggi, alla valorizzazione dell’immagine della città e all’avvio di tendenze progressiste a lungo termine.
Oltre alla ristrutturazione e alla costruzione di case unifamiliari e condomini, il programma di risparmio verde sostiene l’implementazione d’impianti solari termici e fotovoltaici, la sostituzione di fonti di calore non ambientali con pompe di calore, caldaie o fonti locali di biomassa, l’introduzione di serbatoi di stoccaggio per la ritenzione delle acque meteoriche e il recupero delle acque reflue, l’acquisto e installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e ulteriori altri interventi “green”.
In base all’effettivo risparmio energetico, è possibile risparmiare fino al 50% del totale delle spese, estendibile al 60% se in combinazione con un basso reddito familiare.
Il sostegno viene fornito sotto forma di sussidi, il cui importo varia in base al tipo di misura implementata e al risparmio energetico ottenuto.
Possono richiederlo i proprietari o i costruttori di case familiari e condomini, sia persone fisiche sia giuridiche, che vogliono ristrutturare le loro case e ridurre le spese energetiche. Le domande devono essere presentate al SEF attraverso il sito https://novazelenausporam.cz/ prima, durante o al completamento del progetto comunque entro il 30 giugno 2025, o fino all’esaurimento dello stanziamento. Inoltre, il sostegno può essere fornito anche alle unità organizzative statali e alle organizzazioni sovvenzionate dallo Stato nel caso di edifici di istituzioni centrali.
Il sussidio può essere richiesto nella sua forma standard o light. In particolare, quest’ultimo può essere richiesto da anziani, pensionati disabili, beneficiari di sussidi per l’alloggio o per i figli che vogliono ridurre le loro spese energetiche. Questa forma copre misure di facile attuazione come interventi per l’isolamento di parti dell’edificio e la sostituzione di infissi. Nella sua forma standard, invece, il sussidio copre parte delle spese per tutti i proprietari di casa che vogliono migliorare la propria vita, acquistando fonti di energia pulita e risparmiando su riscaldamento e acqua. I progetti coperti dal programma includono, tra gli altri, la costruzione di nuovi edifici, l’attuazione di progetti relativi all’isolamento completo della struttura, l’istallazione di impianti fotovoltaici e la costruzione di tetti verdi.
Come richiedere il sussidio
Il passo iniziale prima di richiedere le sovvenzioni è quello di valutare il progetto che si intende realizzare rispetta gli standard necessari per la sovvenzione richiesta.
Nel caso in cui si presenti domanda di sostegno finanziario per più interventi, il sussidio elargito sarà più cospicuo che sarà erogato solo alla conclusione documentata dell’intervento, poiché l’esborso iniziale sarà a carico del richiedente.
Prima di iniziare i lavori, è consigliabile informarsi sui documenti richiesti e sulle condizioni di attuazione delle misure sovvenzionate (che possono essere verificate al link del sito web indicato sopra). Il soddisfacimento delle condizioni di sovvenzione richiede la presentazione di una perizia, adeguata alla natura specifica del progetto.
Dopo la presentazione di tutti i documenti, il SEF effettuerà una revisione formale per assicurarne la correttezza. Se i documenti soddisfano i requisiti formali, il SEF valuterà la conformità alle specifiche tecniche del progetto. In caso di lacune individuate, il richiedente dovrà affrontarle e correggerle entro le scadenze.
L’erogazione dei fondi è subordinata alla decisione positiva del Ministro dell’Ambiente. Alla fine, l’importo della sovvenzione può essere modificato sulla base dei documenti presentati e di eventuali limitazioni del sostegno pubblico.
Fonti: https://www.sfzp.cz/, https://www.eea.europa.eu/, https://novazelenausporam.cz/, https://climate.ec.europa.eu, https://commission.europa.eu/