Diminuzione del Potere d’Acquisto in Repubblica Ceca
Il potere d’acquisto è una componente essenziale per il benessere economico di una nazione e per la fiducia dei consumatori. Negli ultimi anni, la Repubblica Ceca ha visto una riduzione significativa del potere d’acquisto, in particolare a partire dal 2023, con effetti che continuano a pesare sulla crescita economica e sulle finanze delle famiglie ceche.
L’inflazione in Repubblica Ceca ha raggiunto livelli record, oscillando tra l’2.0% e il 17.5% nel biennio 2023-2024. Secondo i dati riportati dalla CNB, a ottobre 2024 l’inflazione si attestava all’2.8%, rappresentando uno dei livelli più alti in Europa Centrale. La spinta inflazionistica è attribuibile a diversi fattori: l’aumento dei costi energetici, i disagi nelle catene di approvvigionamento globali e la svalutazione della corona, che rende più costosi i beni importati. Quest’ultima, in particolare, ha incrementato i prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia, che rappresentano una porzione rilevante delle spese mensili delle famiglie. . Complessivamente quest’anno, secondo le previsioni, l’inflazione raggiungerà il 2,5% e anche l’anno prossimo sarà vicino all’obiettivo di inflazione, anche se verrà aumentato all’inizio dell’anno. Ciò conferma la correttezza dell’attuale approccio cauto alla riduzione dei tassi.
Un esempio è il costo della spesa alimentare, che ha registrato un aumento medio del 15% rispetto all’anno precedente, rendendo l’accesso ai beni essenziali più difficoltoso per le famiglie con redditi bassi e medi.
La corona ceca ha perso circa il 5% del suo valore rispetto all’euro e quasi il 7% rispetto al dollaro tra il 2023 e il 2024, secondo dati forniti da Expats.cz. Questa svalutazione ha due effetti principali: da un lato, aumenta i costi delle importazioni, facendo lievitare i prezzi dei beni al consumo; dall’altro, rende le esportazioni ceche più competitive, sostenendo potenzialmente il settore manifatturiero e la bilancia commerciale. Tuttavia, per i consumatori interni, il deprezzamento della corona ha significato un aumento diretto dei prezzi di molti beni importati, contribuendo al calo del potere d’acquisto.
La Banca Nazionale Ceca ha risposto all’inflazione con un incremento dei tassi d’interesse, che nel 2024 hanno raggiunto il 7%, il livello più alto negli ultimi vent’anni. Questo approccio di politica monetaria restrittiva mira a ridurre la domanda di credito e raffreddare l’economia per contenere l’inflazione. Tuttavia, l’aumento dei tassi ha generato effetti collaterali significativi:
– Accesso limitato al credito: L’aumento dei tassi rende i prestiti più costosi per i consumatori e le imprese, limitando gli investimenti e la spesa per beni di consumo durevoli.
– Contrazione della domanda interna: Con tassi elevati, le famiglie tendono a ridurre i consumi, soprattutto quelli non essenziali, per adattarsi al costo crescente del denaro. Secondo Seznam Zprávy, circa il 60% delle famiglie ha ridotto le spese per beni non essenziali nel 2024.
L’impatto della riduzione del potere d’acquisto è chiaramente visibile nelle abitudini di spesa dei cittadini cechi. Secondo le rilevazioni, la fiducia dei consumatori ha raggiunto i livelli più bassi dal 2020, con una riduzione significativa degli acquisti discrezionali e un aumento della tendenza al risparmio. Gli aumenti dei prezzi hanno portato i consumatori a concentrarsi sui beni di prima necessità, con il 40% delle famiglie che ha deciso di rinunciare a beni e servizi come vacanze e ristoranti, secondo i dati di Seznam Zprávy.
Questo comportamento di “risparmio forzato” ha avuto ripercussioni sulla domanda interna, con molte aziende che registrano una riduzione delle vendite. Questo calo della domanda si riflette anche sul PIL del paese, che ha visto una crescita rallentata del 1,8% nel 2023. Secondo le previsioni, quest’anno il PIL della Repubblica Ceca crescerà dell’1% e l’anno prossimo la crescita economica raggiungerà il 2,4%.
La contrazione del potere d’acquisto e la riduzione della domanda interna rappresentano una minaccia per la crescita economica ceca. La CNB prevede che la situazione rimarrà critica per tutto il 2024, con un’inflazione ancora elevata e una crescita del PIL limitata. Alcuni economisti suggeriscono che il governo ceco dovrebbe considerare misure di sostegno al reddito per le famiglie, come sussidi diretti o riduzioni fiscali mirate, per stimolare i consumi e migliorare il clima di fiducia.
Misure come queste potrebbero rappresentare un’importante leva per rilanciare la domanda interna e promuovere una crescita più equilibrata, riducendo la dipendenza da fattori esterni e migliorando la resilienza economica nazionale.
È importante contestualizzare queste informazioni per evitare che siano fuorvianti: La Repubblica Ceca, come molti Stati membri dell’Unione Europea, ha affrontato negli ultimi anni un susseguirsi di crisi economiche e geopolitiche senza precedenti. Nel 2020, la pandemia globale ha portato a lockdown e disagi economici significativi. Nel 2022, l’invasione russa dell’Ucraina ha ulteriormente destabilizzato l’Europa, proseguendo come una guerra di logoramento. Nel 2023, l’intensificarsi del conflitto tra Israele e Palestina ha causato ulteriori preoccupazioni, mentre le attuali difficoltà economiche della Germania, il principale partner commerciale della Repubblica Ceca, hanno esercitato ulteriori pressioni sull’economia ceca.
Fonti: https://www.cnb.cz/export/sites/cnb/en/financial-markets/.galleries/inflation_expectations_ft/inflation_expectations_ft_2024/A_inflocek_09_2024.pdf ; https://www.expats.cz/czech-news/article/czech-purchasing-power-drops-for-first-time-in-four-years-as-koruna-weakens ; https://www.seznamzpravy.cz/clanek/ekonomika-proc-neutracime-v-krizi-jsme-prilis-zchudli-264288.