Interessi sul deposito cauzionale: cosa devono sapere inquilini e proprietari
Di recente, l’aumento dell’inflazione ha messo in evidenza un tema strettamente legato agli affitti: la restituzione del deposito cauzionale con gli interessi. Questo aspetto viene spesso ignorato, ma può incidere notevolmente sia sugli inquilini che sui proprietari. Per poter evitare eventuali problemi è quindi importante che entrambe le parti siano a conoscenza dei propri diritti e doveri.
Cos’è il deposito cauzionale?
Il deposito cauzionale è una forma di garanzia contro eventuali danni all’immobile o mancati pagamenti. È una somma di denaro che l’inquilino versa al proprietario all’inizio del contratto di locazione. Secondo la normativa vigente, l’importo massimo del deposito può essere pari a tre mensilità d’affitto.
In passato la legge prevedeva che i proprietari conservassero l’importo su un conto separato, senza poterlo utilizzare durante la durata del contratto. Attualmente invece i proprietari possono utilizzare queste somme a loro piacimento. La modifica in questione però comporta una responsabilità: il deposito deve essere restituito all’inquilino con gli interessi maturati nel corso del contratto.
Anche se non espressamente indicato nel contratto di affitto, la legge stabilisce che, in assenza di un accordo, si applichi il tasso d’interesse normalmente praticato dalle banche per i prestiti nella zona in cui si trova l’immobile al momento della stipula del contratto.
A causa dell’inflazione questo diritto assume un peso sempre più significativo. Infatti, anche con un tasso di interesse del cinque percento, gli inquilini potrebbero ottenere una somma considerevole.
Per evitare eventuali dispute è consigliabile stabilire chiaramente il tasso di interesse nel contratto di locazione. Nonostante la legge preveda un tasso “comunemente utilizzato”, fissare fin da subito una cifra specifica permette di escludere futuri malintesi.
Infatti, con l’aumento della domanda di alloggi in affitto, i proprietari, trovandosi in una posizione di forza, richiedono garanzie sempre più stringenti o affitti anticipati. Vittime di questi meccanismi sono spesso gli studenti, ai quali talvolta viene richiesto il pagamento fino a quattro mensilità, tra affitti anticipati e cauzioni.
Nel caso in cui, alla fine del contratto, il deposito cauzionale non sia restituito correttamente, gli inquilini hanno il diritto di intraprendere un’azione legale. Organizzazioni come l’European Justice Organization (EJO) possono essere molto utili in questi casi, offrendo assistenza e supporto. In alternativa è possibile affidarsi anche a un avvocato specializzato.
La soluzione migliore è sicuramente la prevenzione. Consultare un legale nel momento in cui avviene la stipula del contratto può aiutare ad impostare correttamente le condizioni necessarie, tra cui il tasso di interesse applicabile.
In caso di incomprensioni però è sicuramente meglio tentare un accordo amichevole tra le parti, poiché le cause legali possono essere molto complesse e costose.
Per cui, in un contesto economico in cui l’inflazione e i tassi d’interesse sono in crescita, è fondamentale che inquilini e proprietari siano consapevoli dei propri diritti e doveri. Stabilire fin dall’inizio regole chiare e trasparenti può evitare sorprese e proteggere entrambe le parti da future controversie.
Fonti: https://www.novinky.cz/